SCAUTISMO E PROTEZIONE CIVILE

E’ stato appena pubblicato il nuovo libro dello spoletino Fulvio Toseroni. Questa volta si tratta di un testo storico-pedagogico che affronta il binomio educazione scout – protezione civile. Il lungo lavoro di ricerca, alla base del testo, va a colmare un importante vuoto storico-culturale-pedagogico del nostro Paese.

Che il libro potesse divenire un elemento importante nel panorama italiano di settore lo si era capito fin da subito quando, nella primavera 2010,  “l’Ente educativo mons. Andrea Ghetti-Baden” di Milano decise di appoggiare e guidare l’opera di ricerca partita da una tesi di laurea incentrata  intorno al pensiero di Baden-Powell rispetto alla tematica protezione civile. I 18 lunghi mesi di lavoro e le presentazione del testo curate da Maria Teresa Spagnoletti (Capo Guida dell’AGESCI) e  dall’on. Giuseppe Zamberletti (fondatore della Protezione Civile in Italia), possono ora far intuire la qualità e l’importanza del lavoro compiuto, in cui partendo dalle intuizioni educative del fondatore dello Scautismo si analizza il modello educativo scout italiano di protezione civile  e si giunge a descrivere ogni dettaglio,  dal lontano 1910 fino alle più recenti azioni condotte dagli scouts italiani nelle principali emergenze del Paese. Il libro verrà presentato in anteprima giovedì 25 gennaio alle ore 20 a  Milano presso la sede regionale dell’AGESCI Lombardia.



Di particolare interesse storico sono risultate  sia le ricerche riguardanti l’opera degli scouts nel primo conflitto mondiale per le quali sono state recuperate foto e documenti d’epoca testimonianti una società molto sensibile ed accorta verso il nuovo modello educativo proveniente dal Regno Unito, ritenuto un sistema ottimale per l’educazione dei giovani a sostegno dell’Italia. (in un’ottica di Difesa Civile), sia le attività (addestramento, esercitazioni, soccorsi) condotti in sinergia tra il Ministero dell’Interno-Corpo Nazionale Vigili del Fuoco  e lo scautismo italiano negli anni ‘60. Un progetto complesso, dalle caratteristiche estremamente attuali ed innovativi anche ai giorni nostri, che vide due grandi organizzazioni collaborare insieme alla costituzione di un qualcosa che solo alcuni decenni più tardi verrà chiamata: Protezione Civile. Al lettore si vuole quindi  fornire, sia l’analisi di un modello educativo ampiamente diffuso nel mondo ed in grado d’essere una possibile soluzione al problema della costruzione di una società resiliente, basata sull’educazione dei giovani ai principi di cittadinanza attiva, sia un quadro storico completo delle calamità italiane lette attraverso lo sguardo dello scautismo italiano. La stesura del testo ha richiesto molti mesi di lavoro nei quali sono stati analizzati centinaia di documenti e recuperate numerose fotografie provenienti dagli archivi scout di rilevanza nazionale dell’ASCI, AGI, AGESCI e CNGEI. Molti di questi materiali inediti, specialmente le foto del periodo 1910-1950, hanno trovato spazio nel testo, aiutando così a ri-scoprire un pezzo di storia italiana ai più ancora totalmente sconosciuta.


Il lavoro svolto per la realizzazione del testo ha avuto inizio alcuni anni fa per rispondere ad un’emergenza culturale più volte rimarcata in ambito internazionale e nazionale. Sono alcuni anni infatti che si è compreso come la sfida verso le emergenze del futuro sia prima di tutto educativa/formativa più che meramente tecnica. In altre parole si è compreso che è possibile ottenere risultati migliori educando i cittadini in un’ottica di Resilienza, che non semplicemente potenziando le strutture di soccorso ed aspettando che i fenomeni si manifestino. Ai principi però non sempre è facile far seguire le azioni. Resta infatti difficile l’individuazione di quei modelli formativi-educativi che possano aiutarci in questa direzione. Eppure poco più di un secolo fa qualcuno già affrontò questo argomento. All’inizio del ‘900 un ufficiale inglese di nome Baden-Powell propose un suo modello educativo che aveva, tra i vari obiettivi, proprio lo scopo di educare i giovani in un’ottica di Protezione Civile. I principi teorizzati da Baden-Powell agli inizi del ‘900, nel campo dell’ “educazione al civismo” in un’ottica di protezione civile, sono divenuti nel tempo meno evidenti,  al punto che probabilmente, lo scautismo pur applicando il suo peculiare metodo educativo (ovviamente attualizzato ai giorni nostri),  ha convissuto negli ultimi decenni in una sorte di amnesia storica rispetto ad una parte dei suoi elementi caratteristici, perdendo la cognizione della chiara e stretta connessione tra scautismo ed educazione alla protezione civile. Così se da un lato, nel mondo scout, si è assistito come ad un vuoto storico di memoria, dall’altro il mondo dell’educazione italiana non si è mai interessato in maniera evidente a tale modello. Il libro “Scautismo e Protezione Civile” punta ad approfondire proprio questo aspetti. Partendo proprio dall’analisi del pensiero del fondatore del movimento scout, viene descritta l’applicazione metodologica scout nel contesto italiano ed infine, quasi a dimostrazione della sua validità, le numerose azioni di soccorso condotte dagli scouts italiani nel periodo 1910-2011.



 


Scheda libro: https://www.me.com/ix/riviste.scout/Public/newsletter_2012/5/scautismo_protezione_civile_scheda_editoriale.pdf


Prime pagine online: http://issuu.com/scouttech/docs/scautismo_e_protezione_civile?mode=window&backgroundColor=%23222222

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