IN ARRIVO LA NUOVA LEGGE REGIONALE. NOVITA’ ANCHE PER AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO

Sarà istituita la figura del responsabile di protezione civile a livello di enti locali, che sarà un tecnico specializzato con il compito di coadiuvare i sindaci e i presidenti di Provincia nel loro delicato ruolo di autorità locali di protezione civile, E’ una delle novità contenute nella proposta di legge regionale, ormai pronta, che è stata annunciata oggi dall’assessore veneto Gianpaolo Bottacin a Belluno facendo il punto sulle attività istituzionali dell’assessorato nel semestre luglio-dicembre.

La bozza della proposta legislativa sarà sottoposta nei prossimi giorni al Comitato regionale di protezione civile in cui sono presenti i rappresenti delle autonomie locali e del volontariato, per poi passare alla giunta e successivamente al consiglio per l’approvazione. La normativa che attualmente disciplina gli interventi regionali in materia risale al 1984.

“Con questo progetto di legge molto innovativo – ha sottolineato Bottacin - si intende realizzare un sistema regionale integrato, individuando in maniera organica i soggetti attivi (enti, associazioni, volontariato) e assegnando specifiche competenze in materia di protezione civile e antincendio boschivo, nel rispetto del principio di sussidiarietà Nell’impostazione generale vengono evidenziati due aspetti: la gestione delle emergenze, che viene organizzata sulla base di una preventiva individuazione dei possibili scenari di rischio, e il maggior rilievo dato alla prevenzione dei rischi, anche attraverso una maggiore integrazione tra la pianificazione in materia di protezione civile e la pianificazione territoriale ed urbanistica”. 

Oltre alla figura tecnica del responsabile locale di protezione civile, la proposta di legge introdurrà il concetto chiave di “resilienza” del sistema, definita come la capacità del sistema stesso di ritornare ad uno stato di equilibrio dopo essere stato turbato. Sarà valorizzato il ruolo delle Province (che predisporranno i rispettivi piani di emergenza e organizzeranno sul proprio territorio i Distretti di Protezione Civile) e verrà attribuito maggiore peso al ruolo del volontariato, per il quale saranno previste apposite forme di contributo (per l'acquisto dei mezzi, per la formazione, etc.).

L’assessore, nel fare una breve panoramica di quanto realizzato nei primi sei mesi di legislatura per quanto riguarda le competenze in materia di ambiente, di difesa del suolo e di specificità della provincia di Belluno, ha reso noto, tra l’altro, che è a buon punto l’iter della nuova legge sulla Commissione regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), che sta completando l’esame da parte della commissione consiliare competente: introdurrà un altro elemento importante, quello del coinvolgimento degli enti locali nel momento decisionale su questioni particolarmente delicate come le cave, le discariche, gli impianti idroelettrici. 

“Oggi i comuni sono solo sentiti dalla Commissione – ha ricordato Bottacin - che prende le sue decisioni in autonomia, poi ratificate dalla giunta regionale. Quando la nuova legge sarà approvata, la Commissione VIA (che cambierà anche nome, diventando Comitato) continuerà ad esprimere il suo parere tecnico, ma ci sarà una conferenza di servizi, in cui gli enti locali avranno diritto di voto, trasferendo il momento decisionale verso il basso”.  

Per quanto riguarda la difesa del suolo, l’assessore ha detto che il Veneto sta proseguendo nella realizzazione dei bacini di laminazione, ma in generale per quanto riguarda gli interventi di mitigazione del rischio idraulico viene seguito un nuovo tipo approccio impostato secondo criteri scientifici legati all'indice di rischio, fattore risultante dalla combinazione di magnitudo e frequenza. Un metodo che la Regione ha suggerito anche al governo per l’assegnazione delle risorse statali.

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