Spettacolare esercitazione di soccorso a Ra Stua

Cortina d'Ampezzo (BL), 7 novembre 2013 - Le Stazioni S.A.G.F. di Cortina e Auronzo di Cadore e della Sezione Aerea di Bolzano impegnati per una simulazione di ricerca e recupero di un alpinista disperso



 



Nella mattinata di giovedì 7 novembre, in località Ra Stua, ad una altitudine di 1700 metri s.l.m.m., nel comune di Cortina d'Ampezzo, le Stazioni del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) di Cortina d'Ampezzo e di Auronzo di Cadore, con l'ausilio di due elicotteri, un AB 412 dotato di verricello ed un NH 500, dislocati presso la Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Bolzano, hanno effettuato un'esercitazione congiunta di soccorso alpino.Alle operazioni hanno partecipato 24 militari di cui 5 unità cinofile, con due cani di razza border collie, uno di razza pastore belga malinois ed due pastori tedeschi. Nella prima fase dell'esercitazione è stata simulata la ricerca di una persona dispersa, finalizzata alla verifica della corretta gestione delle operazioni da parte del coordinatore tecnico e del tecnico delle ricerche, attraverso l'uso di una postazione mobile costituita da un PC notebook con cartografia e software per il monitoraggio in tempo reale degli apparati di localizzazione (GPS) in dotazione ai militari e degli apparati di localizzazione di cui sono stati dotai i cani da ricerca.

Definite due aree di ricerca, predisposta la cartografia da assegnare alle diverse componenti tecniche ed inviati i militari nelle rispettive zone di ricerca, il tecnico delle ricerche ha provveduto al costante monitoraggio delle risorse disposte nelle due aree comunicandole al coordinatore tecnico. Il costante aggiornamento dell’azione svolta dal personale del Corpo ha consentito in tempo reale l’eventuale rimodulazione delle aree di competenza in relazione all’evolversi della situazione. Nel corso della ricerca un cane ha segnalato, abbaiando, al proprio conduttore il ritrovamento della persona dispersa; quest’ultimo, raggiunto l’animale e verificato le condizioni di salute della persona, ha comunicato il tutto via radio al coordinatore delle ricerche. In automatico, il tecnico di ricerca ne ha rilevato la posizione ed ha comunicato al resto del personale le coordinate dove portarsi per le successive operazioni del ferito. La seconda fase ha visto i tecnici di soccorso alpino immobilizzare e barellare il ferito, contemporaneamente è stato predisposto un ancoraggio per la calata a valle del ferito su un pendio ripido di un centinaio di metri con alcuni salti di roccia, superati i quali è stato raggiunto il prato sottostante. In tale luogo privo di ostacoli al volo, il tecnico di elisoccorso a bordo dell’ elicottero AB 412 è stato verricellato ed ha successivamente recuperato la barella con l’infortunato con l’ausilio di un cavo anti-rotazione tenuto da un tecnico a terra. Infine, sempre con il gancio verricello, è stata recuperata anche l’unità cinofila.  Concluse le operazioni, il personale ha fatto rientro al centro di coordinamento mobile per il debriefing, dove ha ricevuto il plauso delle autorità presenti.

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