Evacuati 63 civili europei con velivoli A.M.
I civili sono stati prelevati dal Sud Sudan a seguito dei disordini esplosi nel Paese africano
Venerdì 20 Dicembre, un velivolo KC-767 dell'Aeronautica Militare ha rimpatriato 63 civili europei, di cui 34 italiani, dal Sud Sudan, a seguito dei disordini esplosi nel Paese africano tra le forze lealiste e unità ribelli. I civili sono stati prima prelevati dall’aeroporto della capitale, Juba, da un velivolo C-130 della 46^ Brigata Aera di Pisa, che li ha trasferiti presso l’aeroporto di Gibuti, dove hanno ricevuto assistenza sanitaria e logistica presso la base delle Forze Armate italiane in fase di completamento per il supporto alle unità militari in transito o impegnate in operazioni nell'area del Corno d'Africa. Successivamente, a bordo del Boing 767 dell'Aeronautica Militare, il personale è stato trasferito da Gibuti all'aeroporto militare di Ciampino (RM).
A bordo del KC-767, oltre ai militari italiani, erano presenti alcuni funzionari del Ministero Affari Esteri (MAE). L’operazione denominata "Ippocampo" è stata richiesta dal MAE che ha curato i coordinamenti con le Autorità diplomatiche dei Paesi interessati, ed è stata pianificata e condotta dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COI).
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